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Cenni storici

D'origine incerta, il piccolo centro greco-salentino non conserva molte memorie storiche.

D'origine incerta, il piccolo centro greco-salentino non conserva molte memorie storiche. Tra le varie ipotesi, vi è chi sostiene che sia stato fondato da genti provenienti dallo scomparso casale di Apigliano, o da un gruppo di superstiti di Soleto, poiché entrambi i centri abitati hanno come stemma civico il sole. Nella zona sono presenti anche alcuni menhir e altre testimonianze preistoriche. Durante l'epoca medioevale il paese assimilò fortemente l'influenza bizantina, tanto che il rito religioso greco si estinse solo nel 1688.

Qui, come negli altri centri della Grecìa Salentina, sono presenti numerosi pozzi che un tempo soddisfacevano il fabbisogno idrico. Ogni singolo pozzo aveva un tempo un proprio nome: "lipuneddha" (volpe), "scordari" (aglio), "pila" (lavatoio), "ascilò" (alto).
La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo (XVII sec.), presenta sui muri esterni due meridiane ed un'iscrizione latina. Degne di nota sono la chiesa di S. Anna, la cappella di S. Vito, mentre in piazza San Pietro troviamo l'omonima colonna votiva del XVIII sec. Anticamente tra Zollino e Martano sorgeva il casale di Apigliano, di cui ora sopravvive solo

la chiesetta ricostruita nel 1582, come è ricordato da un'iscrizione greca.
In lingua grika questo luogo di culto è denominato "A Laurenti" (San Lorenzo); l'interno presenta tracce di affreschi. Una tradizione popolare vuole che l'antico casale sia stato abbandonato in seguito ad un'invasione di vipere e serpenti.

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