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Il suo culto è presente da molti secoli e si suppone che a portarlo nel nostro comune siano stati gli spagnoli. Potentissimo in cielo e in terra, Sant'Antonio non tardò a farsi accettare dalla comunità, fino a quel momento legata ai santi orientali e alle gesta dai martiri bizantini.

Molti, si dice, sono stati i miracoli del patrono che salvò numerosi fedeli da gravissime malattie e che si adoperò per proteggere il paese da calamità naturali. Egli sconfisse terremoti, alluvioni, carestie, invasioni di cavallette, cicloni. E proprio un ciclone stava per abbattersi su Zollino il 23 agosto del 1898. Quel giorno caldissimo d'un tratto giunse da occidente un potente uragano, un nero "zzunfione" che oscurò il cielo e si appropriò delle prime case del paese. La gente urlava e fuggiva per le strade in preda al panico: la coda nera dello scarcagnulu (é chiamato anche così l'uragano) trascinava nel vortice muri e alberi strappati dal suolo con inaudita violenza. Le tegole della case cadevano, i tetti di "cannizzi" volavano in aria, gli alberi di olivo, anche secolari venivano sdradicatie portatiin aria come fuscelli, i campi coltivati erano devastati dal temporale, le campane suonavano da sole. Sembrava che fosse arrivata la fine del mondo. Tutta la gente del Paese si era recata in chiesa a pregare e invocare con fede l'intercessione di Sant'Antonio; tolsero dalla nicchia la statua del Santo e adornata con i paramenti sacri la portarono in processione fuori per il paese, sperando in un miracolo. La vecchia statua del Santo era stata ricavata da un albero di pero cresciuto in una campagna di proprietà della parrocchia, da sempre era oggetto di suppliche e di richieste più disparate, pratica abituale in un paese piccolo e povero che ricavava dall'agricoltura quanto bastava appena alla sopravvivenza. Davanti all'improvvisata processione l'ira della natura si placò improvvisamente,l'uragano mutò direzione e si allontanò da Zollino, successivamente quella zona venne dedicata al Santo e nel 1994 venne eretto un monumento in suo onore.

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